(in arabo
Tarabulus).
Città (240.000 ab.) del Libano e capoluogo della provincia del Libano
Nord; è costituita da due parti, la Marina (el-Minà) e la
città vera e propria, situata a 2 km dal mare, articolata, a sua volta,
in due parti: Abū Sanra, in cui si trova l'antica fortezza di Raimondo di
Saint-Gilles, e Qubbè, che si estende sulla destra. Un'attrattiva della
città sono i tipici mercati (sūq). • Econ. - Attivo mercato
agricolo, è un notevole porto commerciale e sede di industrie tessili,
alimentari, conciarie, chimiche, petrolchimiche e siderurgiche. • St. - La
fondazione della città, avvenuta probabilmente nel VII sec. a.C., si deve
all'azione congiunta di Tiri, Sidoni e Aradi, che si insediarono in quartieri
separati. Importante città fenicia nel IV sec., in epoca ellenistica
passò da Antigono Monoftalmo e Demetrio Poliorcete (IV sec. a.C.) ai
Tolomei (III sec. a.C.) e ai Seleucidi (II sec. a.C.). Diffusasi la religione
cristiana sin dai tempi della predicazione apostolica, la città divenne
sede episcopale di rilievo. Nel 638 fu conquistata dagli Arabi, quindi dai
Fatimidi d'Egitto. Nel 1102 Raimondo di Saint-Gilles pose l'assedio alla
città ed eresse una cittadella; caduta in mano ai Crociati nel 1109,
divenne capitale dell'omonima contea, estesa dal forte di Marqab a Giubail. Nel
XIII sec. tornò in mano ai musulmani, per opera del sultano
Qalaāwūn, che la rase al suolo e la riedificò. In seguito
T. fu in possesso dei Mamelucchi d'Egitto e dei Turchi. Dopo aver
conosciuto l'occupazione francese nel 1918, nel 1920 venne annessa al Libano.
║
Contea di T.: Stato latino d'Oriente costituito in seguito alla
conquista della costa libanese, intrapresa da Raimondo di Saint-Gilles nel 1102
e culminata on la presa di
T. nel 1109. • Arte - Tra le
testimonianze del suo passato, spiccano alcune torri, il castello e parti della
cinta muraria.